su "InferNapoli"

Se nel noto libro di racconti: “A Napoli tutti hanno un soprannome”, redatto dal conterraneo Antimo Pappadia, veniva spiegato ai lettori perchè ogni napoletano ha un soprannome, Peppe Lanzetta nel suo ultimo lavoro: “InferNapoli” lo racconta attraverso un protagonista dall’epiteto veramente singolare: Vincent Profumo. Una storia avvincente ove il personaggio principale, per l’appunto Vincent Profumo - così soprannominato per l’incredibile quantitativo dell’omonima marca di profumo da lui utilizzata - interpreta un killer spietato e fuori dagli schemi tradizionali, un prototipo di capo camorrista con una personalità ambivalente e peculiare. Un vero e proprio dottor Jekyll e mister Hyde della mala vita organizzata. Il boss della camorra infatti, uccide spietatamente i suoi nemici ma poi, quando torna a casa, si commuove ascoltando la musica di Maria Callas. Vincent Profumo prova una stima e un’ammirazione nei confronti della cantante lirica, che col tempo si trasforma in mera ossessione. Una venerazione patologica che lo induce a battezzare le sue tre figlie col nome dell’indimenticabile soprano e cioè: MariaSole, MariaLuna e MariaStella.
Peppe Lanzetta oltre a raccontare la difficile realtà partenopea espone, con una certa chiarezza di idee, un dualismo che in fondo è in ognuno di noi. Un’ambivalenza che se resta nei limiti della normalità aiuta anche a vivere la vita in modo più pieno e appagante, ma quando sconfina nella malattia mentale, arreca incalcolabili danni a se stesso, alla propria famiglia e all’intera società. Infatti, come insegnano le più elementari scuole di psicologia, il dualismo è inversamente proporzionale all’integrità psichica del soggetto, pertanto si può asserire senza ombra di dubbio, che il signor Vincent, oltre ad essere un malavitoso, ha anche seri disturbi mentali.

InferNapoli

di Peppe Lanzetta

Libro "InferNapoli" di Peppe Lanzetta
  • Casa Editrice
    Garzanti
  • Dettagli
    266 pagine
  • ISBN
    8811682312