su "Domani nella battaglia pensa a me"

Un incontro fortuito, non premeditato, una "notte inaugurale" in cui tutto viene lasciato apparentemente al caso per evitare i successivi sensi di colpa, per dirsi "non l'avevo previsto, è accaduto, è stato inevitabile". Invece l'imprevisto arriva ugualmente, e nella splendida scrittura di Javier Marìas (una scrittura che regge pienamente il confronto con quella di Josè Saramago) assistiamo ad una ricerca della verità lunga l'intero libro, anzi di più, visto che alcune domande rimangono senza risposta. Perchè anche la vita, e la morte, non danno tutte le risposte; anzi, nella realtà come in questo libro avvolgono il presente con cinismo e prepotenza, come anaconde, e lasciano senza fiato. Vicoli cieci, rabbia, stupore e accidia fanno da corollario al principale argomento del libro: cos'è l'inganno e cos'è la verità? Va sempre detto come stanno le cose, e quando? Victor si muove di giorno e di notte tra deduzioni e ricerca, tra appostamenti e disarmante ingenuità, respirando il senso di impotenza nei personaggi intorno a lui, che tentano di decodificare realtà non spiegate e nascoste.
"Le cose succedono, questo è tutto, lo so, forse è sfortuna o forse è fortuna, a volte nessuno interviene e nessuno cerca nè vuole niente. Ma capita che succedono sempre a qualcuno e c'è sempre un altro che si mette in mezzo, a volte senza saperlo, la maggior parte delle volte senza avere nemmeno l'occasione di saperlo. E' uguale".

Domani nella battaglia pensa a me

di Javier Marias

Libro "Domani nella battaglia pensa a me" di Javier Marias
  • Casa Editrice
    Einaudi
  • Dettagli
    283 pagine
  • ISBN
    8806173103