su "Angeli dal sesso opposto"

Un paesino veneto e i suoi abitanti, sono gli assi portanti di questa storia scritta da Raffaele Vertaglia. Un romanzo che accentua, ancora una volta, quanto i regionalismi (intesi in senso lato), siano lo scheletro di una letteratura di respiro nazionale e internazionale.
Un racconto fluido e gradevole, dove la matrice cristiana è una luce che rischiara queste pagine di vita reale, fatta di un miscuglio di errori, rimpianti, incomprensioni; ma anche e soprattutto di umanità e perdono.
Lo scrittore è stato davvero abile nel trattare una materia, come l'amore visto sotto un'ottica cristiana, svincolandola da retoriche o dogmi, ma aprendola a un fresco respiro di naturalezza e sensibilità.
Le figure storicamente più note in un villaggio, come il prete, il maresciallo e il maestro, si inerpicano tra l'inchiostro pulsante di Vertaglia, come anime generose spinte da un forte senso civico e cristiano.
Tra tutti, è don Lorenzo, il personaggio più forte. Capace di sporcarsi le mani nelle varie situazione che la realtà ci mette di fronte, con quella convinzione che il primo dovere di un sacerdote sia quello di essere un punto di riferimento per la propria comunità. Di un gruppo di persone, dove tutti sono importanti e tutti vanno aiutati senza nessun timore.
Una storia che scalda l'anima e lancia tanti spunti di confronto con la realtà e tutte le sue prospettive.

Angeli dal sesso opposto

di Raffaele Vertaglia

Libro "Angeli dal sesso opposto" di Raffaele Vertaglia
  • Casa Editrice
    Aletti