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Nessuno verrà a dirci dove son finite tutte le cose assenti. Mentre perfino la nebbia ne è consapevole.
Dall'assurdo si liberano cose speciali. L'estro ideale è nel saper cospirare adeguatamente.
Un giorno tutto ciò che sarà passato avrà impresso tracce non percorribili e avremo paura dell'inutilità.
Non c'è poesia che non abbia tentato il suicidio: una vita fa, ho scritto ancora.
Esistono luoghi estesi, dove la poesia ci sta stretta.
La poesia ha radici avventizie, si aggrappa all'inverosimile.
La poesia si arrampica su muri lisci, sperando di arrivare al tetto.
La poesia ci trascina in grotte ostinate.
La poesia ha la capacità di farci pensare di più. In quel pensare dimentichiamo di agire.
Ai confini dell'arte non si dice "qui" ma "oltre".
Le bugie più antipatiche sono quelle spuntate senza che nessuno abbia chiesto la verità.
E quel che agli altri appare silenzio è la nostra pausa dalla realtà.
L'amore non ricorda chi siano i suoi antenati e sa disconoscere i figli.
L'ombra di ciò che saremmo ammalia quella di ciò che siamo.
Qualcuno dice che le ombre sono spauracchi. Ognuno ha il suo, che si fa beffa della luce.
Il presso è il centro di un ma, quando proprio non sai dire di sì.
L’ermetico dice e si crogiola nel non dire. Così la poesia s’espande, come una coperta a rete.
L'infanzia è una linea trasversale.
E' più facile spuntarla con una volontà piuttosto che con una non volontà.
Fulmini e idee: più sono grandi, più spaventano.
Il tuo ego ha cercato di incontrare il mio, mentre eravamo presi da sciocchezze quotidiane.
Un Ego fa mi sentivo incrollabile.
Per ora credo che il paradiso sia una distesa di materassi, dove giacere a tempo indeterminato.
Tutto l'amore del mondo può stare ovunque contemporaneamente.
La differenza tra quel che appare e quel che è. Su quel filo l'amicizia è capace di non cadere.