30 di 98

Pasolini mi colpiva come un grande personaggio da tragedia. Non aveva paura della morte, viveva della morte.

Tutto ciò che esiste, esiste perché è nella nostra mente. E non c’è morte peggiore dell’essere dimenticati.

Dopo la mia morte, le molecole del mio essere torneranno alla terra e al cielo. Sono venuto dalle stelle. Appartengo alle stelle.

Soltanto un angelo può capire quanta compassione c’è nel suo ruolo, quanta tenerezza si crea in un rapporto così stretto. E soltanto un angelo può capire la morte per quello che è.

L'aiuto non esiste mai, ne esiste solo l'illusione, e ogni paura è una specie di morte.

Tutto l’universo è regolato da leggi analoghe. Quello che nasce inizia immediatamente a morire. Vale lo stesso per le emozioni umane. Felicità, speranza e serenità non sono che stadi transitori.

Una vita che non sopravviva alla propria morte, in un modo o nell’altro, sulle pagine di un libro o sulla bocca della gente, non è che una cacatura di mosca. O rugiada che evapora al sole.