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La musica mi ha salvato da fame e guerra. Ma l’arte è puro talento, la sofferenza non c’entra.

Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista, sia al pubblico, ma soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devo essere contento prima del regista. Non posso tradire la mia musica.

La musica di Mission è scaturita da una emozione violenta, mi è quasi arrivata dall'esterno.

Solo in Canada uno con la mia voce poteva diventare "cantante dell'anno".

Ora non voglio darvi l'impressione di essere un grande musicologo, ma sono molto più esperto di come mi hanno descritto per molto tempo: sapete, dicevano che conoscessi solo tre accordi mentre ne conosco cinque.

Il più grande colpo della mia vita fu l'avvento dei Beatles. Mi affascinarono totalmente e pensai "Questa è la mia strada, la musica".

Ho sentito dire che il metal è morto, che Ozzy è morto e che le persone a cui piace Ozzy sono tutte morte. Io non ho mai avuto un palco vuoto, ho sempre fatto il tutto esaurito. Allora chi è che dice che è tutto finito?

A volte sono spaventato di essere Ozzy Osbourne. Ma mi sarebbe potuta andare anche peggio. Avrei potuto essere Sting.

Non mi sento davvero di essere il padre del metal o del rock, semmai più un fratello maggiore.

Come si fa a creare canzoni che hanno il potere di trasmettere il senso di libertà in chi le ascolta? Credo che questo sia il mistero dello scrivere canzoni.