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L’ambientazione per me è fondamentale. La Sicilia va anche oltre, perché, che l’autore lo voglia o no, diventa subito un vero e proprio protagonista del libro. Un elemento imprescindibile.

In teoria potrei fare solo la scrittrice, ma è una mia necessità fare il medico. La medicina è l’altra mia passione, un pezzo della mia vita a cui tengo tantissimo. Non mi “vedo” a non fare più l’oculista.

Le lettere sono così. Le parole volano via nel momento in cui vengono pronunciate, ma quelle scritte restano.

La vita sociale non può escludere la politica: se scrivi romanzi sulla vita sociale non puoi non parlare di politica.

Preferivo scrivere belle storie piuttosto che storie vere. Ma questo non è possibile per un giornalista.

"Sto scherzando" era esattamente ciò che la gente scriveva quando pensava davvero a ogni parola.