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La vera miseria è la falsa nobiltà.
Quel che ho detto ho detto! E qui lo nego!
Lei è un cretino, s'informi.
I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più fanno male.
Ma guarda che roba! Poi dicono che uno si butta a sinistra!
Lo so, dovrei lavorare invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro.
Quando ci sono i tumulti elettorali è meglio andare al manicomio: tra i pazzi è più tranquillo.
È sempre meglio un vigliacco vivo che un eroe morto, soprattutto se il vigliacco sono io.
Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira.
Come è gentile per essere una parente: sembra un'estranea!
L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.
A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?
Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
Signori si nasce, e io - modestamente - lo nacqui.
Non parliamo di reali, per carità, in tempo di repubblica ci possiamo compromettere.
A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
Io non so se l'erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia.
La donna si dà spesso, quando ha qualcosa da pretendere.
Ma quale paura? Nel mio vocabolario non esiste questa parola, a meno che non si tratti di un errore di stampa.
Io prima di mangiare mi sento sempre un po' stupido.
La donna è mobile, ed io mi sento mobiliere.
O sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni.
Siamo uomini o caporali?