Amen

Come anguille nella sabbia si dimenano
gli umanoidi disarticolati,
hanno pezzi di carne di cane fra i denti,
hanno paura e si sentono soli.
I deficienti gli corrono dietro,
attratti da tanto rumore,
perdendo brandelli di cuore,
uno ad uno, rivestendo le spiagge e le notti
di anguste e perverse elucubrazioni,
s'addormentano.
Nella polvere e nel sole stanno tutti,
anguille e deficienti, ansanti e sconfitti
dal caldo e dal tempo e dall'ultimo amore,
si cibano di parole, s'accasciano nel miele,
malinconia e rancore li stanno a spiare,
prima che facciano il loro passo,
per poi attaccarli alla giugulare.
Morte non li separa, ma solo Morte...
solo Morte verrà ad unirli,
per sempre, nei secoli dei secoli.