Babele

Non ho più voce per cantare,
il mio assordante silenzio mi ha abbandonata,
lasciandomi in un afono vuoto.
Non ho più rabbia da urlare,
si è trasformata in pericolosa rassegnazione 
dove regna l'apatia.

Nessun rancore più,
nessuna voglia di vendetta o di riscatto,
solo l'inerme attesa del tempo che passa,
portando via tutto con sé:
desideri, rinunce e speranze sopite,
rimorsi, rimpianti e ricordi.

Non ho più parole di senso compiuto da trovare
né frasi e verbi da imparare,
è una Torre di Babele la mia mente.
Non ho più notti da gridare,
né stelle da ammirare con l'ultimo sospiro,
niente scalfisce più il mio cuore assopito.
Nessun canto per te,
non ho più Te.