Cielo dei ghiacci

La magna, triste, campagna felice
vive dei morti, e il fuoco non lava
il sangue che i cuori sporcava,
nel vuoto, della gente che non dice.

Alla nostra natura distruttrice,
per il mortal sospiro che arrivava,
alle speranze come si pensava,
per un quadro ormai senza cornice?

Basta, Cupido, i dardi scagliare
come il padre tuo! basta l'alloro
fallace, per le già oscurate menti.

Dobbiamo svegliare gli occhi credenti;
vogliamo aprire il vaso, ci sembra d'oro;
possiamo ancora, il mondo, cambiare.