Cosa c'è dietro la meraviglia?

A lungo i miei occhi hanno fissato
un pezzetto immobile di te,
che baluginava e abbagliava.
Un pezzetto: immobile.
Con quali occhi ti sei sentito guardato?
Non i miei.
Non abbiamo attraversato paludi d'affetto.
Mai.
Ero molto sola in quel viaggio.
Ero l'alba, e non dimentico.
Eppure, è certo, che te guardavo,
ipnotizzata dal gioco della meraviglia.
Fissavo, come una bambina sulla battigia
i giochi distesi del sole sul mare.
Fissavo la superficie.
L'incosciente entusiasmo mi condusse all'immersione,
e la scoperta fu l'orrore.
E tu che coprivi la tragedia.
E tu che continuavi a fare luce.
Lusinghi lo squallore di una vile esistenza.
Sei la polaroid scattata sulla vita di un altro.
Tu, che per sopravvivenza,
ammazzi la vita degli altri
con ipocrisia e ameneità.
Tu.
Tu che sei già cadavere.
Cosa avresti fatto, se avessi avuto i miei occhi?