Fino alla fine. E cori alla Madonna.

Sono giorni vuoti

in cui lo stomaco

è un imbuto dispnoico

alimentato

da un vivere costretto.

E niente più.

Ogni respiro

cela

intrisa

la paura

dell'ultimo ballo.

Quelle scarpe hanno i lacci logori.

La paura

è un corvo nero

oppure Dio

la luce

una lusinga di Satana.

Datemi una torcia accesa.

Gli occhi

propaggini nichilistiche

di carne sodomita

sono carichi pendenti

di fedi abrase.

La verga ha l'arroganza di un tulipano.

Come fuori dallo stadio

gli ultras

si assiepano i respiri

mille voci pronte all'urlo

in attesa di liberazione.

Fino alla fine.

Così sia.

E cori alla Madonna.