I miei migliori amici

In quel palazzo antico
con le sue porte d’oro
mi perdo, vecchio amico
mi perdo e non ritrovo
il blu del cielo stanco
che mi accompagna ancora
lasciandomi da solo,
da solo con la morte.

Sotto al suo androne
mi riparo dalla pioggia
guardandone il frontone
da una finestra a fronte.
I colori si rifrangono
dandomi del matto
poi mi stringono nel cuore
ferendomi al dolore.

Scivola il mio passo
riflette i movimenti
sull’asfalto grigio e lucido
della pioggia e del suo vento,
sotto braccio all’anima
mi porto a spasso adesso
tutti i miei ricordi
ma soprattutto il tempo.