Il bianco delle lancette nel blu

Il bianco delle lancette nel blu 
dell’orologio che sfreghi 
avidamente come sfera di cristallo 
e non s’accende 
anticipa la fine del tragitto, 
quella a cui entrambi 
per rispetti che parevano intrecciarsi 
non vediamo l’ora di arrivare. 
Convincendomi che ogni principio 
abbia accanto dal germoglio 
la propria fine 
parto dal mezzo, saltando il ruolo 
dell’amico del cuore o del confidente 
per non dover rischiare poi 
i soliti fraintendimenti e dover parlare 
di altri, scomodi. Così prevedibile la successione 
dei tocchi da non riuscire a formare un abbraccio. 

Per una melodia malvagia, una fretta strana 
di risolvere l’equazione ti trascino nel passo 
ma è stretta 
che strappa il fiore dal gambo. 

Ogni segmento si fa amaro 
da dimenticare nell’interpretazione

di quello che sarebbe stato un valido
progetto quasi che all'arrivo uno 
debba uscirne vincitore.