Il cui lume

Caldo e austero taglia l'aria Alla quale co' tempo verrà meno   Lingua dolce e fragile che per lievi sospiri Temi la morte e con essi danzi Lo stesso tormento   E lasci alla sua ansiosa voluttà Il Poeta, nella sua insonne notte   Che nel lento tuo consumarti Sai fermar il tempo suo.