Il guardone

Come sempre eravamo in cima a Ciano*
dentro una cinquecento. Emozionati
prendiamo una stradina fuori mano
come fanno i ragazzi innamorati.   Quand'ecco che sentiamo, fra le piante,
un tramestìo di rami calpestati;
tu batti una testata nel volante
io recito due salmi ben cantati.   Lo vedo di sfuggita. Era un guardone
che munito d'un grosso cannocchiale
ci spiava dall'alto del costone.   Fra te che non trovavi il reggiseno
ed io che con la lampo chiudo male...
avessimo concluso perlomeno.

** collina prossima a Livorno*