In bocca mi hai messo una rosa fatata.

In bocca mi hai messo una rosa fatata,
dipinta a intenzioni che sanno di brina,
ma, a punta di spillo, ti ha punto una spina.

E senza che un grido potessi spedirti,
lasciando il tramonto, hai scelto il silenzio,
che a te meno male facesse, credendo.

E un vento impetuoso adesso distrugge
fra raffiche e tonfi, la mia livarda.
Ho voltato le spalle a un'aurora bugiarda.