(In)finito da terzo millennio

Possiede il segreto della vita
chi sa adattarsi al grido collettivo
e nel rispetto – ben gridato ‐
delle pratiche dell’uso
diventa rispettabile egli stesso.
Riduce l’infinito
al calcolo avveduto
di un suo finito personale
gestibile con l’etica del verbo
impersonale.
Così l’Idea
diventa si ritiene
il Dovere
un si deve
senza impegno.
Quanto al si vive
basta accontentarsi
e lasciare a Pegaso l’Olimpo.   Agnone,  aprile 2008