La mia bocca trema al solo evocare il tuo nome

Quanto rumore fa la notte

quando i pensieri sono polluzioni di sogni

e le incertezze gravitano nude

tra le parentesi dell'infinito.

L'amore sta

su una panchina vuota

come donna genuflessa al mattino

al cospetto di Dio

in sintonia di rosari e preghiere

tra le labbra l'Ave Maria.

E poi si scuote l'ombra

dal vento dipinta di forme

a riflettere coni d'anima

sulla risacca di orme sospese.

L'amore sta

sul boulevard delle illusioni

come donna genuflessa la sera

al cospetto dell'eros

in sintonia di amplessi e piacere

tra le labbra il nettare proibito.

Quanto rumore fa la notte

quando risuona l'eco di orgasmi lontani

e la mia bocca trema

al solo evocare il tuo nome.