Lei sotto il portico di Porta Nuova

Tu antica
nel tuo sostare,
avvolta di
porpora
senza valore,
mani in tasca
per non gelare,
ambra appare
di terre straniere,
odore di
grano vicino
si spande tra
buste a scacchi,
sorrisi stanchi,
smerciato a poco
masticato da denti
che nulla
riescono a gustare
di quel remoto calore,
canti sepolti
oggi
dall’incessante scrosciare.