Ora sono libera... (12 dicembre 2009 dedicata a mia madre)

Vorrei sorridere
come un tempo
parlare
con i miei figli
e famigliari,
ma sono prigioniera
di lui chiamato:
coma vigile.
Posso solo
ascoltare
sentire il contatto
del calore delle mani.
Vorrei gridare
far uscire 
la mia voce
avere la libertà
di pensiero
poter agire
camminare
come un tempo
sulle mie gambe.
Non mi lascia
respirare
mi da torture
di dolore atroce
su tutto il corpo.
Riesco
ad emettere solo
suoni di dolore
con la mia voce.
Dio mio
come vorrei
gridare
e che tutto finisca
al più presto.
Oggi 12 dicembre 2009
ore 07.00
il mio aguzzino
è stato magnanimo
ha voluto concedermi
la mia libertà.
Adesso
non sento più
il peso delle mie gambe,
del mio corpo
del mio dolore.
Ora spazio nel cielo infinito
e volo felice come una rondine.
Ora sono libera...