Un milione di volte

Ho cercato le tue orme

tra milioni di scarpe

incespicando sugli algoritmi dei passi

e sbucciandomi le mani

come un acino ubriaco d'amore

che caracolla in un mosto di incertezze

e cade, si rialza e cade ancora

ma non porge la guancia

allo schiaffo del destino.

Ho percorso con te

milioni di parole e luoghi

col diaframma in sinapsi d'interiezione

e la mente gravida di imperfezioni

quel sorriso che si tramuta in pianto

e poi ritorna il sole

accecato di lacrime

e diventa sale

quell'urlo maledetto

che allontana le nostre traiettorie.

Ho assaporato con te

l'intersezione tra l'orgasmo e la preghiera

un assioma inspiegabile

di contrazioni ritmiche e sensuali

quando la carne si fa lettera

per moltiplicarsi in parole

e pagine

di un romanzo scritto sulle nostre pelli.

Ho assaporato il tuo amore

un milione di volte

ma quanto mi manca

ora

il profumo delle tue rose.