Velo

Nuovamente qui,
conosco questo luogo,
il fondo del burrone
o del mio cuore,
sola.   Nuovamente l’attesa,
l’uomo si sente forte quando
in una mano tiene il cuore e nell’altra la testa,
come una bilancia senza ago.   Mi è rimasto lo stomaco
pesante come un macigno
e gli occhi che riversano queste inutili lacrime.   “Pensa sempre al peggio”
era la mia arma di difesa
ma quando l’ho abbassata
e ho creduto che non ci sarebbe più stato il burrone,
ci sono ricascata dentro
senza neanche più il mio paracadute
che ho tenuto incollato a me
per così tanto tempo.   Ora mi riavvolgo nel mio velo segreto
e lo lego stretto.