A funghi

Si sorprendeva di come il corpo seguisse pesante i comandi rapidi del sentimento. Michele aveva lasciato il sentiero e s'imboscava nel fitto di castagni inframmezzati da pinastri, faggi, robinie. Erano passate due ore dal cippo con la croce lasciato in basso con fissa l'idea dei funghi ad attenderlo, ne era convinto, vicino alla sorgente nel posto segreto protetti dalle felci. Ricordava perfettamente la gioia della scoperta dieci anni prima e, strano, in quel momento appoggiandosi ansante al tronco di una quercia, gli balenò la visione di Ulisse nella selva verso la casa di Circe. Letteratura, si disse, avventure oziose da libri! Cerca a naso una traccia intanto spingendosi nel folto. Ed arriva, inconfondibile, il profumo dei porcini! Riporta i passi su un percorso antico, infine ritrovato. I funghi naturalmente c'erano e abbondanti, ma il racconto per ora è finito.