Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale, lo so che quando hai riconosciuto la mia calligrafia in mezzo a tutte le letterine ti si sono drizzati i capelli, la barba, i baffi e anche le renne, e hai pensato: e adesso che "caspita" vuole questa "rompiscatole"! So anche che hai articolato il tuo pensiero con termini ben più crudi e alla moda, ma tu non puoi dirli perchè sei Babbo Natale, ed io non posso scriverli per buona educazione. Non ti preoccupare, non ho intenzione di metterti in difficoltà, sebbene una richiesta ce l'abbia anch'io. Ci si abitua a quasi tutto e voialtri, grandi vecchi, siete così lontani dalla nostra realtà. Ormai in pensione da tempo immemorabile! No, non fare quella faccia, lo so che hai dovuto tenere questo lavoretto natalizio per arrotondare. Ma il tuo capo? Quant'è, più o meno duemila anni che sta in pensione? Quando ebbe bisogno di un consigliere personale, suo figlio gli disse: ho la persona che fa per te, e indovina un po', gli presentò tale Ponzio Pilato che in quel tempo girava il mondo col bidoncino d'acqua di riserva al seguito, e l'asciugamani in spalla. Non so se lo sai, ma fu lui a dare inizio a quel gran lavarsi le mani che prese piede (simpatica questa frase!) e che a tutt'oggi viene praticato con grande attenzione, dando origine a intere innumerevoli generazioni di persone con le coscienze nere e le mani pulitissime. Cosicchè Ponzio Pilato divenne il consigliere personale del tuo capo, col risultato che il tuo capo ci consegnò quella specie di mostro a dieci teste che si chiama Libero Arbitrio....e adesso scornatevi fra di voi, io vado in pensione, fu il suo saluto. Ma ho divagato, devo tenere le briglie strette se no chissà dove vado.
Tornando a noi, caro Babbo Natale, ti dicevo che ci si abitua a quasi tutto, il "quasi" è una licenza poetica, la verità è che ci si abitua proprio a tutto,e soprattutto a tutto il peggio, ma c'è qualcosa che mi tormenta e non riesco ad abituarmici. E qui vengo alla richiesta. Ogni giorno dell anno, ma proprio tutti i giorni, non so se mi spiego, c'è qualcosa a cui non posso sottrarmi che mi procura un gelido brivido che mi percorre tutta, ti assicuro che è una sensazione molto spiacevole, specialmente d'inverno, per cui, se tu potessi portarmi in dono un bidet con le pareti riscaldate, te ne sarei infinitamente grata. Tua devota Lora Beatrice Ludovica B.