Solitudine

Basta. Sovente le azioni umane, dietro muri tremendi, vengono a testimoniare la loro gravezza, il loro peso, la loro leggerezza.
E’ opportuno rilevare il profilo di un’anima che esprime il senso del tempo.
Il tempo che passa e che non ha età.
Ecco il giorno che segue la notte. Lui (quello che tu conosci molto bene) se ne sta in una delle sue tante case dalle quali fugge per fuggire la solitudine e la paura. Scruta dalla finestra gli altri e pensa… E l’anima saccheggia il cafarnao dei sentimenti. La capacità di meditazione cade negli spazi vuoti della fantasia dove l’indifferenza buca una nuvola creativa e spezza le dolci ali dell’amore.
Difficile farsene poi una ragione tanto che, forse, una ragione non c’è.
Giorni terribili. Arrivasse almeno una parola, qualcosa, qualcuno che induce a minimizzare la situazione. Niente. Nessuno. Dal torcersi le mani non se ne spreme nulla. Occasioni per sfogarsi non gli si presentano, né li cerca. La pietra diventa sempre più pesante. Sostanze euforizzanti danno un diverso coraggio. Un coraggio che sa di niente. Impotenza a fermare ciò che fugge. La mente si fa debole e la conoscenza si allontana sempre più dalla verità. Il carico di promesse diventa ansia fissata ad un’esistenza incompiuta con una catena così forte da non poter essere spezzata. Si mette a cantare un motivo popolare che nessuno ascolta. Giorno dopo giorno, ora dopo ora le parole si annodano alle note. All’improvviso… Mio Dio, che cosa ha fatto? L’azzurro degli occhi si accende di rosso… era un bravo ragazzo. Era un ragazzo sensibile. Era…

Egli è ancora qui con noi.
Ricordi ?… C’è poca, pochissima luce! Si fa buio. Buio profondo negli angoli della memoria.
E’ la pura verità.

(da "Alfafeto dalla A alla Z")