A volte non sono le parole dure o maleducate rivolte a noi a turbarci o ferirci, ma piuttosto il modo e il tono con cui vengono dette, oppure l'espressione facciale o i gesti di chi le pronuncia.
Qualche volta, anche se molto raramente, mi viene da smettere di sognare (o almeno provarci). Ci provo e riprovo ma non ce la faccio, nemmeno per un attimo. Diventerei uno zombie, ossia un morto-vivo, oppure un vivo morto, fuori dalla tomba.