C'è un abbastanza conosciuto detto popolare che dice che "ognuno raccoglie ciò che semina", ma mi domando: cosa (di buono o di cattivo) dovrà o potrà raccogliere quel colui che niente semina?
In una comunità, o in un gruppo qualsiasi, i numeri contano e possano fare la differenza, ma al suo interno contano ancor di più l'armonia e il rispetto reciproco tra quelli che li rappresentano e li aiutano a moltiplicarsi.