Coltivo il silenzio dove le parole non attecchiscono. Ma quando l'invadenza ingiustificata irrompe, il mio riserbo si spezza. Non nutro violenza né malizia, ma comprendo che talvolta è necessario reagire. Coloro che osano invadere il mio spazio devono esserne consapevoli: ogni azione ha il suo prezzo, e ogni gesto porta conseguenze inevitabili.
Credo che il verbo più bello sia "abbracciare", quando lo abbraccio e lui mi stringe a se è come se abbracciassi il suo cuore, esso mi appartiene è casa mia.