Credo non esista forma artistica che maggiormente si avvicini alla poesia quanto la scultura. Io penso alle poesie come pietre, che il poeta/artigiano scolpisce, lima, aggiusta, in un processo estatico ed anche estetico che culmina, nella maggioranza dei casi, con la creazione di un’opera d’arte, forte come la pietra, ed eterna. Ed alla quale, sempre, segue la domanda fulminea del poeta/scultore: «Come ho fatto?».