È granello appeso a tela di ragno, la lusinga; basta un soffio di vento per squartare la tessitura. E cade, la lusinga, pesantemente sul nucleo dell'Io e l'uccide; dalle sue ceneri, s'alza l'Ego, vittorioso e famelico.
Se fosse musicato ogni verso del pensiero e su d'ogni immagine evocata, si elevasse colore frammisto ad onde di cielo e di mare, e se su tutto s'avvolgesse l'anima... ecco, si fuggirebbe in quei sublimi antri dell'anima divenuta codesta poesia.