...e se le mie aspettative dovessero essere troppe o troppo poche, raccoglierò le briciole delle mie pecche finchè, anche con quelle, non riuscirò a costruire qualcosa di nuovo e altrettanto grande e forte. Perchè è sbagliando che s'impara.
Tu eri il motivo per cui uscivo ogni giorno. Eri i miei sbalzi d’umore. Eri il senso dei miei sorrisi. Eri le attese infinite e i miei battiti accelerati quando mi arrivava un tuo messaggio o mi telefonavi per raccontarmi anche solo sciocchezze. Eri la sensazione magica che mi dava il tuo sguardo che s’incrociava col mio, delle tue dita che si annodavano alle mie quando scherzavamo o giocavamo o semplicemente ci stringevamo senza un perché.