Il più grande errore umano è immaginare l’Umanità come un soggetto sano che ha solo bisogno di produrre ricchezza per vivere. Invece producendone fiumi l’Occidente ha reso abominevole la vita degli onesti. La politica ha finto di non sapere che al groviglio di rapporti conflittuali fra singoli, corporazioni, territori e Stati serve la medicina della giustizia sociale nei modi giusti perchè la ricchezza non diventi più letale della povertà.
Noi umani agiamo per liberarci da un disagio o conservarci un privilegio. E a prescindere dal sistema politico, lo scontro fra agiati e disagiati genera civiltà se sul campo non restano vittime; oppure barbarie come in Italia, dove i disagiati cadono sotto i colpi della rapacità dei privilegiati che difendono e accrescono il loro potere e avere, con tutte le armi oneste e disoneste disponibili.
Ed è un lavoraccio distinguere vittime e carnefici