Il più grande errore umano è immaginare l’Umanità come un soggetto sano che ha solo bisogno di produrre ricchezza per vivere. Invece producendone fiumi l’Occidente ha reso abominevole la vita degli onesti. La politica ha finto di non sapere che al groviglio di rapporti conflittuali fra singoli, corporazioni, territori e Stati serve la medicina della giustizia sociale nei modi giusti perchè la ricchezza non diventi più letale della povertà.
Quando erano i popoli analfabeti a produrre e gli Stati a tassare e spendere, non c'era politica abbastanza criminale da fermargli la produttività. Invece la politica legale italiana ha ridotto il popolo di professori in accattoni; che senza la flebo mensile di stipendi, pensioni, cassa integrazione, finanziamenti ed esenzioni, l'asino sciancato dell'imprenditoria sarebbe già schiattato, condannando popolo e Stato alla bancarotta.