Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell'immenso etere stellato dell'aldilà della fisicità.
La vita e la morte, quando capita di incontrarsi sul confine tra l'aldiqua e l'aldilà, si salutano senza ostilità e chiacchierano in modo educato e gentile, perché entrambi sono consapevoli che se una di loro non esistesse, l'altra non avrebbe motivo di esistere. Non si tratta affatto di un'ironia del destino ma piuttosto di una delle leggi universali che governano la vita terrestre e le sue limitazioni.