Il virtuale non sostituisce né rimpiazza né, tantomeno, nega o cancella il reale, semplicemente gli ruba il tempo e lo spazio per poter esistere e manifestarsi anche al di là dello schermo.
Che ci piaccia o no, arriverà il triste giorno in cui il cosiddetto "mare" di rose si trasformerà in un fiume di spine pieno di petali morti, facendoci finalmente capire che la felicità terrena è effimera, fugace e passeggera. Sapere questo è molto scoraggiante, ma è una verità che non può essere cambiata e a cui non si può sfuggire.