Io, da gay, non sono niente, anzi sono tutto...compreso umano, compreso gente. Gente che ride, che piange, che sente. Gente che soffre ma che, nonostante le ferite, ancora vive intensamente.
Se la mia omosessualità ti disturba così tanto, al punto di influenzare le tue scelte e il corso della tua vita, la colpa non è né mia né dei miei simili, è bensì solo frutto delle tue supposizioni oppure delle tue convinzioni, o meglio, pseudo tali.
I cristiani ferventi, che tendono a lasciare la soluzione dei loro problemi nelle mani di Dio, dicono spesso che “se Dio vuole, tutto andrà bene”. Ma, e quando nulla funziona, è perché Lui non vuol farlo o perché tali credenti smettono di fare la loro parte?