Non c'è buio né cecità al di là della fisicità. L'anima, una volta libera dalle schiavitù materiali, finalmente capirà che l'oscurità non è niente più di un velo immaginario creato dalla sua ignoranza e povertà di spirito.
Quando smetto di scrivere, impazzisco o quasi. Ho la sensazione che le mie dita continuano a digitare parole immaginarie nel vuoto di una tastiera invisibile che esce dal nulla e ritorna nel nulla.