Non c’è dolore più grande del dolore di essere vivi. Oh sì! Poca cosa è il dolore di chi muore patendo, rispetto a quello di chi resta in vita, ma con l’animo scarnificato, giacché la morte è un attimo, mentre il rimorso, il rimpianto, la vergogna e la frustrazione non hanno mai fine. (da "Ecce me Domine")
Chi dirige i nostri passi? Quale forza ci spinge verso una meta di cui non conosciamo nulla, salvo che è identica ma a un tempo diversa per ogni essere umano? Perché è vero che tutti nasciamo e parimenti cessiamo di vivere, ma la parentesi che si apre fra questi due estremi ha una consistenza che varia da uomo a uomo e rende l’uno felice e l’altro triste, l’uno martello e l’altro incudine nella fucina della vita. (da "Ecce me Domine")