Oggi non esiste un festival, un tetto per gli scrittori che minori non lo sono affatto. È facile rilanciare su autori già affermati, parlarne bene e promuoverne opere e idee. Eppure c’è una sfida che la maggior parte dei cosiddetti book bloggers non accetta: quella di raccogliere frutti maturi nel sottobosco ombroso e nascosto dell’editoria indipendente. Potrebbero degustare autentiche prelibatezze.
Dell'altrui supponenza, della superbia gratuita che discriminano ferocemente non si dovrebbe mai essere succubi. Chi fin dall'infanzia ne è stato vittima, in realtà non disperi. In suo soccorso vi è l'arte dello scrivere che, in età matura, è il modo più democratico di rivalsa sociale che esista al mondo.