Ombre funeste non concedono lacrime per occhi assetati, oggi. Il respirare la cruda realtà, magnifica e adombra le volute del poeta, che meste si chinano nel Mare Nostrum piangente sangue.
Se il cielo si oscura, e nel dolore partorisce lacrime di pioggia e fuochi in strepiti di tuono, è per rinnovare al cielo la gratitudine dell'arcobaleno. Ché il cielo è l'anima che in piccoli gemiti abita l'uomo.