Ombre funeste non concedono lacrime per occhi assetati, oggi. Il respirare la cruda realtà, magnifica e adombra le volute del poeta, che meste si chinano nel Mare Nostrum piangente sangue.
Si salgono sempre montagne, oggi arranchiamo portando pesi, domani chissà. Si anela sempre la vetta.
È forse tale vetta, impressa nella nostra cornea fin dalla nascita? È forse questa l'immagine a cui vogliamo ricongiungerci?
Scegliamo un percorso di vita perché abbiamo nostalgia di quanto abbiamo perduto: la vetta da cui abbiamo guardato il Mondo. Colui che s'inebria dei rumori delle valli, ha dimenticato.