Quel ch'è certo è che a me non piace credere o non credere a chi o alle cose a cui gli altri credono o non credono, o fanno finta di credere o non credere, solo per sentirmi superiore a tutti, oppure per essere alla moda o per crearne una tutta mia. Se oggi abbraccio una qualche credenza, discredenza o miscredenza, da domani non lo so. La mia palla di cristallo si è rotta, e io, senza di essa, non ce la faccio a prevedere nemmeno il presente.
E poi, ciò che conta è il rispetto verso te stesso. Se non lo hai, abbilo ora. Se lo hai perso, cercalo e trovalo. Perché senza di ciò tutto il resto è solo una maschera di scena che non serve ad altro che a coprire la tua mancanza di autostima.