Quel che facciamo, spacca il cristallo dell' autocompiacimento, ci inginocchiamo davanti a un bambino e orecchio a orecchio ascoltiamo la “voce del dentro”. Assorbiamo quanto ha da dirci la “voce del dentro” dell'infanzia e lo trasmutiamo in quanto di tangibile possa divenire: fogli su cui abbiamo riportato tralci di esistenza interiore con i colori della realtà
Il Tempo è buono, ci viaggia accanto in silenzio, lascia traccia di sé incidendo solchi sulla pelle e geroglifici sotto il derma: mappe di vita da scoprire, vissuta e da vivere.