Ryszard Kapuscinski
  • Pinsk (Bielorussia), 04/03/1932
  • Varsavia (Polonia), 23/01/2007
  • in archivio dal 4/18/2007

Biografia

Sono stato un giornalista e scrittore polacco apprezzato in tutto il mondo per i reportage e i romanzi.

Segni particolari

Nel 2003 ho vinto il "Premio Principe delle Asturie" per la categoria "Comunicazione ed umanità". Nel 2006 ho ricevuto una laurea honoris causa in traduzione e mediazione culturale presso l'Università di Udine.

Mi trovi anche su

Scritti da Ryszard Kapuscinski

10 su 10

Io non sono un avventuroso. Non cerco l'avventura. È il tipo di lavoro che faccio a mettermi a contatto con l'avventura. L'avventura è il prezzo del mio lavoro.

Si direbbe che nella nostra epoca il precetto cristiano più ignorato e calpestato sia quello che dice: “Ama il prossimo tuo”.

Porte e cancelli non sono fatti solo per chiudersi e impedire l’accesso all’altro: possono anche aprirsi invitandolo a entrare.

Nulla cambierà se le società storiche non imparano a creare, a realizzare una rivoluzione della mentalità, degli atteggiamenti, dell'organizzazione. Se non distruggono la storia, la storia distruggerà loro.

Non traduciamo da un testo all'altro ma da una cultura all'altra.

Il problema delle televisioni, in generale di tutti i media, è che sono così grandi, influenti e importanti che hanno cominciato a creare un mondo tutto loro. Un mondo che ha poco a che fare con la realtà.

Quando si raggiunge una crisi? Quando sorgono delle domande a cui non si può dare risposta.

Le parole che aprono i tuoi occhi al mondo sono spesso più facili da ricordare.

L'autorità non può tollerare una nazione che fa pressioni; la nazione non può sopportare un'autorità che ha cominciato ad odiare.

Siamo soliti seguire il misticismo, perché sappiamo dove conduce, ma nel caso in cui ci conduce lontano, la via diventa mistica, oscura e misteriosa.