Vittoria Minacapelli
  • su Aphorism dal 5/25/2013

Biografia

Sempre alla ricerca della felicità e di un posto mio nel mondo, ho rinunciato fin troppo a me stessa. Una bambina sognatrice, una donna con l'armatura, cresciuta in un mondo di maschi, sempre in posizione di difesa. Elmo, scudo e spada sono stati i miei amici. Me stessa la mia famiglia. Ho imparato dalla solitudine a saper perdere le persone che mi sono state accanto senza mai guardarmi.

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Scritti da Vittoria Minacapelli

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Anche nel più piccolo granello di sabbia ci sta la vita...esso può giacere inerme o spingersi oltre trasportato dal vento.

Mi manca il tuo silenzio. Era colmo di dolore che non hai mai potuto esprimere. Mi manchi tu...

Bevi della rugiada fresca del mio mattino. E come clorofilla ti nutrirò d'amore.

Tenero è il germoglio della vita. Fu lui a calpestarne il profumo e a sporcarne il colore. Rimase lì, al buio, ad aspettare un raggio di sole. Quel fiore che oggi profuma di vita è nato dalla morte di un giorno qualunque.

Hai forgiato la mia anima con esplicita fermezza. Incauto nell'accompagnarmi per lunghi giorni. Sono tenera argilla tra le tue mani. Hai fatto di me ciò che sono. Una grazia sgualcita.

Siamo fatti effimeri. Si scrive per non fare morire la poesia che c'è in noi.

Finsi di non sapere. Guardai più in là della mia sofferenza. Eremita tra le cime della mia anima.

Ho fatto della tua perdita il mio dolore più grande e di te la mia più grande speranza.

Torna. Torna solcato dai ricordi. Infrangi la regola della vita. Tra le tue rughe scolpite dal dolore, seminerò il fiore della speranza.