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La vita è come la tua prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come funziona hai già perso.
Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò in cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.
Sai qual è il bello dei cuori infranti? Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi.
Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano.
Schiavo dell'eterna stupidaggine di stare dietro a chi ci fa del male.
In genere il destino si apposta dietro l'angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visite a domicilio. Bisogna andare a cercarlo.
A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché. Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere.
Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta.
Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba.
Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi.
Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.
Esercito, Matrimonio, Chiesa e Banca: i quattro cavalieri dell'apocalisse.
Se il vero dolore consistesse in uno schiaffo...
Di solito si ha la fortuna, o la disgrazia, di assistere al lento sfacelo della propria vita senza quasi rendersene conto.
È facile giudicare gli altri. Ma ci rendiamo conto di quanto è meschino il nostro disprezzo solo quando li abbiamo persi, quando ce li portano via. Sì, perché ci sono appartenuti.
Le donne, con rare eccezioni, sono più intelligenti di noi, o perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. Che poi te lo facciano sapere o meno è un altro paio di maniche. La femmina [...] è un enigma della natura. È una babele, un labirinto. Se lascia il tempo di pensare, non ha più scampo.
Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.
Nel giro di tre o quattro generazioni la gente non sarà più nemmeno in grado di scorreggiare da sola e l'essere umano regredirà all'età della pietra, alle barbarie medievali, ad uno stadio che la lumaca aveva già superato all'epoca del pleistocene. Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.
Sono poche le ragioni per dire la verità. Mentre quelle per mentire sono infinite.
Non esistono lingue morte ma solo cervelli in letargo.
Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?
Esistono carceri peggiori delle parole.
I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.
Il sistema più efficace per rendere inoffensivi i poveri è insegnare loro a imitare i ricchi.