Di mamma ce n'è più d'una

Libro "Di mamma ce n'è più d'una" di Loredana Lipperini

Il Palazzo d'Inverno di Pechino era luogo di meraviglie e splendore. L'imperatore della Cina, che deteneva il potere più alto, era prigioniero del suo palazzo, proprio in virtù di quel potere. Anche la maternità è un Palazzo d'Inverno: dove è splendido aggirarsi ma da dove non si può uscire. Per secoli è stato l'unico potere concesso alle donne, e oggi torna a essere prospettato come il più importante: l'irrinunciabile, anzi. Lo ribadiscono televisione, giornali, libri, pubblicità, blog. Alle donne, in nome del nuovo culto della Natura, si chiede di allattare per anni e di dedicare ogni istante del proprio tempo ai figli: si dice loro che tornando a chiudersi in casa, facendo il sapone da sole e lasciando libero il proprio posto di lavoro salveranno il paese, e forse il mondo, da una crisi economica devastante. Oppure, se proprio vogliono lavorare, devono diventare "mamme acrobate" in grado non solo di conciliare lavoro e famiglia, ma di farlo con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta, magari per raccontarsi su blog che sono il territorio di caccia preferito per tutte le aziende che producono passeggini e detersivi. Nell'Italia dove il mito del materno è potentissimo per le madri si fa assai poco sul piano delle leggi, dei servizi, del welfare, dell'occupazione, dell'immaginario. Ma invece di unirsi, le donne si spaccano: le fautrici dei pannolini lavabili contro le "madri al mojito", madri totalizzanti contro le madri dai mille impegni, femminismi contro femminismi.

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  • Casa Editrice
    Feltrinelli
  • Dettagli
    314 pagine
  • ISBN
    8807172518

Recensioni

Di mamma ce n'è una sola. La mamma è sempre la mamma. Cuore di mamma. Dietro i detti popolari c'è davvero la verità o piuttosto una serie di stereotipi che inchiodano il materno alla sfera del sacro e la donna al ruolo di madre-schiava confinata tra le mura domestiche? Nel suo ultimo libro "Di mamma ce n'è più d'una" (Feltrinelli, 2013, 314 pagine, 15 euro) - il terzo dedicato alla questione(…)

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