L'amante

Libro "L'amante" di Marguerite Duras

Per alcuni libri dovrebbe essere necessario spogliarsi. Approcciarsi in modo del tutto primigenio ad ogni singola parola e pagina. Bisognerebbe esser nudi, avulsi da percorsi e farsi ricamare addosso la materia.
Quella de ‘’L’amante‘’ è una storia persa. Una ‘’distesa desertica‘’ dalla quale urlare.
Siamo nell’Indocina degli anni trenta, sulle rive del Mekong s’affaccia un viso bambino contraddittorio nella fragilità degli anni. Volto che presto sarà invecchiato dall’esperienza, dall’afa, dall’incontro con l’uomo cinese ricco.
La Duras è struggente nella prosa scarna, terribile, ma al contempo dolce nel rivivere la sua non storia autobiografica.
La memoria è strumento evocativo nostalgico e violento, su uno sfondo familiare di anime intrappolate in una condizione da cui fuggir via.
La scrittura intensa sembra voler risucchiare da ogni evento una verità non detta. Tanto da rendere il romanzo un’espressione ermetica di pura poesia.
Un romanzo del corpo, quasi fosse espiazione di altri dolori lontani, inafferrati.
Così come s’espande il senso d’un amore viscerale ed evanescente. Mai aperto, né rivendicato.
Riconosciuto soltanto in traversata, sulle note d’una musica e nelle pieghe d’un viso ormai devastato.

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  • Casa Editrice
    Feltrinelli
  • Dettagli
    128 pagine
  • ISBN
    880781031X