L'Avana, amore mio

Libro "L'Avana, amore mio " di Gordiano Lupi

Raccontare L'Avana attraverso le pagine dei suoi scrittori: Carpentier, Piñera, Gutiérrez, Valdés, Estevez... E nella seconda parte una selezione di storie cubane. Un libro di viaggio, una passeggiata per L'Avana più vera e cadente, meno turistica e più cubana. "Non posso essere fedele a una causa persa, ma posso esserlo a una città perduta". Questa è L'Avana di Cabrera Infante: una città perduta che lo scrittore non riesce a ritrovare. Forse era proprio quello che temeva, scriveva di Cuba per esorcizzare la paura di morire prima di rivedere il suo mare. Povero Cabrera Infante, morto tra la nebbia di Londra sognando un bambino che si arrampica come un gatto su una palma reale. "L'Avana per un infante defunto" suona adesso come un titolo beffardo, un sogno irrealizzabile di rivedere palazzi e porticati, guaguas affollate, biciclette e Chevrolet sul lungomare, Lada e sidecar che sfidano buche sul selciato, sensuali trigueñas e mulatte dai fianchi larghi. Niente è più possibile, resta solo la fedeltà a una città perduta, espressa in milioni di parole gettate in faccia al vento e disperse tra le braccia della storia.

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  • Casa Editrice
    Ass. Cult. Il Foglio
  • Dettagli
    180 pagine
  • ISBN
    887606608X

Recensioni

L'Avana, Cuba e Cabrera Infante. Ritratto di un'Avana reale e nostalgica. I luoghi, le donne, il proibito raccontati da Gordiano Lupi.
Un libro che consiglio perché racconta Cuba senza filtri, con gli occhi di chi l'ha vissuta sulla propria pelle, in tutto il suo splendore, e in tutto il suo periodo più buio. Contiene anche una bellissima galleria fotografica a cura di Orlando Luis Pardo Lazo.

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