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Se in ballo c'è la felicità io ti esorto a danzare.
E' un cielo selvaggio quello che mi tuona nel cuore.
Quando la luna fa brillare il mare l'uomo ritrova le ragioni del proprio viaggio.
Dobbiamo anelare agli orizzonti celati dalle nebbie.
Non potrai mai comprendere il mare, ma navigandolo arriverai a capire il tuo cuore.
Chiudo gli occhi e sono oltre le vette, già oltre il tempo; ho nuove radici in altre terre, luoghi di musica e poesia.
Esisto come folgore sulla terra delle mie inquietudini.
Torno ad Atlantide ogniqualvolta me lo permette la strada.
Coltivo l'olivo affilando il respiro.
Ho coraggio da vendere e qualche lacrima da regalare.
Quando mi guardi di me ho solo un vago ricordo
Bastarsi suggerisce alla solitudine parole più dolci.
il cuore riesce sempre a ritrovare la strada di casa
Leggere serve a sognare che vuol dire amare che equivale a vivere.
Il tuo sorriso è il porto dal quale salpano tutti i miei desideri.
Come la gente mi guarda è una sua scelta, quanto me ne importi è la mia.
La luna si guadagna da vivere spendendosi in sogni.
Vorrei essere come il vento; senza giudizio, senza cielo, senza spiegazioni.
Gli occhi di un figlio sono l'orizzonte pulito dove albeggia sempre il dono della clemenza.
Certe lacrime hanno radici più profonde di quelle del mare.
Di gentilezza bisogna vivere, di gentilezza e poesia
Frequentando i tuoi sorrisi ho allontanato le mie migliori miserie.
Nè limiti nè confini, nessuna frontiera; apparteniamo al fedele abbraccio dell'immenso divenire.
Il poeta vive di tanta solitudine e un po di speranza.
I miei pensieri sono rose e sono spine che raccolgo lungo i viali di questa solitudine.